24 novembre 2022
Così il boom dei fumetti aiuta la ripresa delle librerie

“La pandemia ha cambiato il mercato del libro e ha portato sorprese inaspettate come il boom dei fumetti nel canale fisico e una ripresa delle vendite nelle librerie” afferma l’ad della piattaforma per il libro di Emmelibri e vice presidente di Messaggerie Italiane.”


Quali sono i numeri del settore?

Dopo la crescita a valore del 2019 (+5,1% vs 2018), nel 2020 il mercato è sceso dell’1,3% e ha avuto una forte accelerata nel 2021 con un 15,1%.

Questo incremento a valore del 2021 non è stato guidato dall’aumento dei prezzi di copertina piuttosto stabili dal 2019 ad oggi, ma dalla corsa dell’e-commerce nel 2020 e successivamente, nel 2021, da una decisa ripresa di tutti i canali di vendita (e-commerce, librerie indipendenti, GDO).

Nel 2021 l’e-commerce ha raggiunto addirittura una quota di mercato del 41,00% (nel 2019 era del 32%). I libri elettronici invece hanno decelerato. Dopo una forte fiammata di vendita degli e-book nel 2020, a causa della chiusura delle librerie, nel 2022 la quota di e-book è ritornata al livello del 2019 (5%), confermando così la scarsa crescita delle vendite di e-book in Italia così come pure all’estero.


Il 2022 si sta avvicinando alla chiusura. Che anno è stato?

Nel 2022 uno scenario di mercato nuovo, legato in parte alla pandemia e dei lockdown, ha fatto registrare una buona tenuta del mercato del libro a prezzo di copertina.

A questo aspetto si sono aggiunti due fenomeni nuovi e inaspettati: la ripresa delle librerie in generale iniziata nel 2021 e consolidata nell’anno e l’esplosione delle vendite dei libri di fumetti e di manga nel canale delle librerie fisiche.


Come si spiega il boom dei fumetti?

L’esplosione dei libri di fumetti e manga nelle librerie è stato il vero fenomeno editoriale di questi ultimi tre anni. Da una quota di mercato in libreria del 2%, nel 2019 si è ad una quota dell’11% nel 2022.

In termini di valore significa almeno 110 milioni di vendite aggiuntive di libri venduti perlopiù ai giovani che si sono riversati nelle librerie.

Qui un pubblico sia maschile che femminile ha creato occasioni di socialità e incontro, trasformando gli spazi delle librerie in luoghi di aggregazione.


Come mai questa sorpresa?

Le ragioni di questa esplosione sono molteplici: la crisi dell’edicola, le serie tv, i social e gli influencer hanno creato un circolo virtuoso creando una base di appassionati lettori che si riversano periodicamente in tanti festival itineranti con all’apice il Festival di Lucca del Fumetto.


Qual è adesso la strategia che state seguendo per crescere?

Noi di Messaggerie stiamo affrontando il mercato del futuro, investendo in una serie di innovazioni. In particolare ci stiamo concentrando sulla distribuzione del futuro.

In agosto a Stradella abbiamo investito 42 milioni in automazione dei processi logistici di distribuzione al mercato di circa 800 editori in esclusiva.

L’obiettivo è di affrontare tutti i temi più attuali che drammaticamente sono venuti a galla con una grande accelerazione legata anche alla guerra in Ucraina ma non solo: il tema dei costi delle materie prime e dell’energia e della carta, la sostenibilità del business, un miglioramento del servizio e della qualità di vita delle persone che lavorano in azienda.


Quali le sfide dei prossimi anni?

I cambiamenti che coinvolgono l’automazione dei processi sono l’occasione per cominciare a ridurre l’utilizzo della carta, usando cartoni di peso più leggero e riciclabili per le scatole in consegna, l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici per ridurre l’impatto dei costi di energia, la sostituzione di impianti di illuminazione con impianti a Led, una maggiore qualità della vita lavorativa delle persone attraverso turni e competenze più qualificati sfruttando nuove competenze richieste dall’automazione.

La crescita del servizio al mercato in termini di velocità e sostenibilità sono le principali sfide che ci vedono impegnati nei prossimi anni. E infine una forte sensibilità alle tematiche ESG (Enviromental Social Governance) che saranno temi guida dei giovani del futuro.



Fonte: La Stampa, Intervista di Sandra Riccio

 
 
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